DIRITTO PENALE EUROPEO

Anno accademico 2020/2021 - 5° anno

Obiettivi formativi

Conoscenza e comprensione
Il corso ha l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti riguardo a tematiche fino a non molti anni fa ritenute tendenzialmente marginali nella scienza penalistica ed oggetto di studio di da parte di pochi esperti. Il corso tende ad operare una sistematizzazione dei dati normativi ed istituzionali di matrice europea con cui il moderno penalista trova sempre più spesso a confrontarsi, per fornire agli studenti gli strumenti conoscitivi necessari ad operare una riflessione sull’impalcatura dei principi e sulle dinamiche di fondo che caratterizzano la materia oggetto del corso.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Il corso si propone di fornire agli studenti, tramite l’individuazione dei beni giuridici comunitari meritevoli di tutela, la capacità di analizzare le più efficienti strategie di cooperazione nei settori della giustizia e degli affari interni alla luce del titolo VI del Trattato sull’Unione Europea. Il corso, inoltre, mira a fornire agli studenti le abilità necessarie alla comprensione delle previsioni della «Costituzione per l’Europa» e del nuovo Trattato di Lisbona, nell’ottica di un’analisi volta a verificare le prospettive di formazione di un “diritto penale europeo”.


Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali e seminari e gruppi di studio per l'approfondimento dei principali interventigiurisprudenziali nazionali e europei.

Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza, al fine di rispettare il programma previsto e riportato nel syllabus.


Prerequisiti richiesti

Diritto Penale II


Frequenza lezioni

Vivamente consigliato


Contenuti del corso

1. - Profili generali dei rapporti tra diritto dell’Unione Europea e diritto penale. I principi di prevalenza e didiretta efficacia del diritto sovrannazionale.- La tutela dei diritti fondamentali.- L’inesistenza attuale di un sistema penale dell’Unione Europea. Le ragioni tradizionalmente indicate: ildeficit democratico; la mancanza di una appropriata base giuridica. Analisi critica di tali osservazioni.

2. - Gli effetti «riflessi» del diritto dell’Unione Europea sul diritto penale, collegati all’ordinaria operativitàdel principio di preminenza.- Gli effetti sulle incriminazioni. Gli effetti nelle sanzioni. Il problema dell’efficacia in malampartem delladisapplicazione di norme penali contrastanti con la normativa dell’Unione Europea.

3. - La tutela dei beni giuridici dell’Unione Europea: a) i beni giuridici istituzionali; b) i beni giuridici chenascono dall’attività normativa dell’Unione Europea.- Le attuali tecniche di tutela degli interessi sovrannazionali.- Il sistema sanzionatorio amministrativo dell’Unione Europea e le sue prospettive di sviluppo.- Analisi delle diverse tipologie di sanzioni comunitarie. I «principi generali» del sistema sanzionatoriocomunitario e il regolamento 2988/95.- Il ricorso ai sistemi sanzionatori nazionali per la tutela dei beni giuridici sovrannazionali. – Il ricorso al«principio di assimilazione». Rilievi critici.- Gli obblighi di tutela nascenti dalla normativa comunitaria. I limiti di un tale modello di tutela. Leprospettive di armonizzazione dei sistemi sanzionatori nazionali. Gli orientamenti della Corte di Giustizia.Le previsioni del trattato di Lisbona.

4. - La cooperazione nei settori della giustizia e degli affari interni secondo le originarie previsioni deltitolo VI del Trattato sull’Unione Europea;- L’evoluzione storica del III pilastro. Il ravvicinamento delle legislazioni nazionali nei settori dellacriminalità organizzata e transnazionale. La cooperazione giudiziaria in materia penale ed Eurojust. Irisultati operativi. In particolare: il mutuo riconoscimento delle decisioni giudiziarie. Il mandato d’arrestoeuropeo.

5. - Le previsioni del Trattato di Lisbona. L’eliminazione della struttura in pilastri; la tutela dei dirittifondamentali; lo spazio di libertà, di sicurezza e di giustizia; il ravvicinamento delle disposizioni di dirittopenale sostanziale degli Stati membri e la nascita di una politica criminale europea; il ProcuratoreGenerale europeo ed Eurojust; la tutela degli interessi finanziari. Le prospettive di un diritto penaledell’Unione Europea.


Testi di riferimento

1) R. Sicurella, Diritto penale e competenze dell'Unione europea, Pag. 1-84, 149-256.

2) G. Grasso, Il Trattato di Lisbona e le nuove competenze penali dell’Unione Europea, in Studi in onore di Mario Romano, Napoli, 2011, vol. IV, pag. 2307-2350.

3) R. Sicurella, Questioni di metodo nella costruzione di una teoria delle competenze dell'Unione europea in materia penale", in Studi in onore di Mario Romano, Napoli, 2011, vol. IV, Pag. 2569-2644.

Durante il corso di lezione saranno analizzate, anche in forma seminariale, alcune sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione Europea e della Corte Europea dei diritti dell’uomo, nonché eventuali documenti normativi e di altra natura di attualità.



Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1Profili generali dei rapporti tra diritto dell’Unione Europea e diritto penale. I principi di prevalenza e di diretta efficacia del diritto sovrannazionale 
2La tutela dei diritti fondamentali 
3L’inesistenza attuale di un sistema penale dell’Unione Europea. Le ragioni tradizionalmente indicate: il deficit democratico; la mancanza di una appropriata base giuridica. Analisi critica di tali osservazioni 
4Gli effetti «riflessi» del diritto dell’Unione Europea sul diritto penale, collegati all’ordinaria operatività del principio di preminenza 
5Gli effetti sulle incriminazioni. Gli effetti nelle sanzioni. Il problema dell’efficacia in malampartem della disapplicazione di norme penali contrastanti con la normativa dell’Unione Europea 
6La tutela dei beni giuridici dell’Unione Europea: a) i beni giuridici istituzionali; b) i beni giuridici che nascono dall’attività normativa dell’Unione Europea 
7Le attuali tecniche di tutela degli interessi sovrannazionali 
8Il sistema sanzionatorio amministrativo dell’Unione Europea e le sue prospettive di sviluppo 
9Analisi delle diverse tipologie di sanzioni comunitarie. I «principi generali» del sistema sanzionatorio comunitario e il regolamento 2988/95 
10Il ricorso ai sistemi sanzionatori nazionali per la tutela dei beni giuridici sovrannazionali. – Il ricorso al «principio di assimilazione». Rilievi critici 
11Gli obblighi di tutela nascenti dalla normativa comunitaria. I limiti di un tale modello di tutela. Le prospettive di armonizzazione dei sistemi sanzionatori nazionali. Gli orientamenti della Corte di Giustizia. Le previsioni del trattato di Lisbona. 
12La cooperazione nei settori della giustizia e degli affari interni secondo le originarie previsioni del titolo VI del Trattato sull’Unione Europea 
13L’evoluzione storica del III pilastro. Il ravvicinamento delle legislazioni nazionali nei settori della criminalità organizzata e transnazionale. La cooperazione giudiziaria in materia penale ed Eurojust. I risultati operativi 
14Il mutuo riconoscimento delle decisioni giudiziarie. Il mandato d’arresto europeo 
15Le previsioni del Trattato di Lisbona. L’eliminazione della struttura in pilastri; la tutela dei diritti fondamentali; lo spazio di libertà, di sicurezza e di giustizia; il ravvicinamento delle disposizioni di diritto penale sostanziale degli Stati membri 
16Il Procuratore Generale europeo ed Eurojust; la tutela degli interessi finanziari. Le prospettive di un diritto penale dell’Unione Europea 

VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Modalità di verifica dell'apprendimento

Prova orale.L'esame sarà valutato secondo i seguenti criteri (Delibera Consiglio CdS 17 settembre 2018):la pertinenza delle risposte rispetto alle domande formulatela qualità e comprensione dei contenutila capacità di collegamento con altri temi oggetto del programmala capacità di riportare esempila proprietà di linguaggio tecnicola capacità espositiva complessiva dello studentela dimestichezza con i testi di legge.

La verifica dell’apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica, qualora le condizioni lo dovessero richiedere.


Esempi di domande e/o esercizi frequenti

Gli effetti riflessi; le innovazioni introdotte dal Trattato di Lisbona; la tutela dei diritti fondamentali; laProcura europea; l'art. 83 TFUE.