Alessandra Calì

Email: acali@lex.unict.it
Ciclo: XXIX
Tutor: Professore Agatino Cariola

Linee di ricerca

Nozione europea e nazionale di servizio pubblico; tutela della concorrenza nella gestione dei servizi pubblici; ruolo della P.A. nella gestione dei servizi pubblici; la direttiva 2014/23/UE  e la concessione in materia di servizi pubblici.

Parole chiave

servizi pubblici; servizi pubblici locali; servizi di interesse economico generale; concorrenza; concessione; affidamento in house.

Abstract

I servizi pubblici nazionali e locali e la tutela della concorrenza

La materia dei servizi pubblici è stata da sempre interessata da un ampio dibattito dottrinale e giurisprudenziale che si è sviluppato a partire dalla “tormentata” nozione, in assenza di una definizione legislativa generale, di servizio pubblico.
La questione risulta ulteriormente complicata per via dell’approccio seguito dall’ordinamento europeo che non utilizza la locuzione “servizi pubblici” ma si avvale delle non meno incerte nozioni di “servizi di interesse economico generale”, “servizi di interesse generale” e “servizi universali”.
L’innegabile rilievo che i servizi pubblici rivestono nell’attuale contesto socio-economico ha poi determinato la necessità, prima a livello europeo e poi nazionale, del rispetto, almeno per quelli di “rilevanza economica”, della libertà di concorrenza (ad eccezione del caso in cui possa da ciò derivare un pregiudizio per la specifica “missione” del servizio in questione).
Non è, tuttavia, chiaro sulla base di quali criteri un servizio debba intendersi privo (o fornito) di rilevanza economica né vi sono  indici normativi in grado di offrire una soluzione alla predetta questione. Pertanto, nello sforzo di pervenire all’individuazione di tali criteri, si profila come indispensabile l’analisi della giurisprudenza della Corte di Giustizia.
Tematica strettamente connessa alla libertà di concorrenza è quella dell’affidamento e gestione dei servizi pubblici. Su tale versante è recentemente intervenuta la direttiva 2014/23/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione da cui emerge un impatto innovativo sulla disciplina della materia in questione.
Tra le novità introdotte dalla citata direttiva merita ulteriore riflessione la puntualizzazione contenuta nell’art. 5 c.1 che, tra le conseguenze che derivano dall’aggiudicazione del contratto di concessione, menziona il trasferimento in capo al concessionario del rischio operativo (oltre che sul lato della domanda) anche dal lato dell’offerta.
Mentre non sorgono problemi in ordine al “rischio operativo sul lato della domanda”, intendendo con esso il rischio associato alla domanda effettiva da parte degli utenti del servizio oggetto del contratto, più problematica appare la definizione del rischio dal lato dell’offerta.
Tale questione è, tra l’altro, connessa con quella relativa all’ammissibilità delle concessioni di servizi c.d. fredde che si caratterizzano per un rapporto bilaterale in cui la P.A. provvede direttamente alla remunerazione del concessionario e su quest’ultimo grava il rischio operativo dal lato dell’offerta per i servizi resi direttamente alla stessa P.A. o alla collettività. 
 L’approfondimento della tematica appena citata si rende necessario anche alla luce dell’orientamento giurisprudenziale, espresso dal Consiglio di Stato e dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, che rinviene nel carattere trilaterale del rapporto tra P.A., concessionario e utenti il tratto distintivo della concessione di servizi rispetto all’appalto di servizi.

Biografia

Alessandra Calì ha conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza il 23/10/2010 presso l’Università degli Studi di Catania con votazione 110/110 e lode, discutendo la tesi in Diritto Costituzionale, dal titolo: “I profili pubblicistici della responsabilità per danno ambientale”.
Successivamente ha frequentato la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali "Antonino Galati"presso il dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Catania, conseguendo il Diploma di Specialista in Professioni Legali nel 2012. 
Nell’anno accademico 2011/2012  è stata Tutor di Diritto Amministrativo, presso l’Università di Catania.
Dal 2014 è iscritta all’albo degli avvocati del Foro di Catania.
Attualmente dottoranda di ricerca del XXIX ciclo del dipartimento di Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Catania con una tesi dal titolo: “I servizi pubblici nazionali e locali e la tutela della concorrenza”.

Situazione occupazionale dopo il conseguimento del titolo di Dottore di ricerca
La Dott.ssa Alessandra Calì si sta dedicando allo studio per i concorsi pubblici.