Ugo Santoro

Email: ugo.santoro@phd.unict.it
Ciclo: XXXVI
Tutor: Dott.ssa Amalia Orsina

Linee di ricerca

Diritto penale, diritto internazionale, diritto dell’Unione europea, legislazione dei beni culturali, illeciti penali e illeciti amministrativi, comparazione giuridica

Parole chiave

Beni culturali, patrimonio culturale, art. 9 Cost., Codice dei beni culturali e del paesaggio, cultural heritage, UNESCO, patrimonio culturale reale e patrimonio culturale dichiarato, tecniche di tutela penale, reati di danno e reati di pericolo, diritti fondamentali dell’uomo, extrema ratio

Abstract

La tutela penale del patrimonio culturale (provvisorio)

Il progetto di ricerca mira a saggiare la validità teorica e l’efficacia pratica delle tecniche di tutela penale del patrimonio culturale.

Muovendo da un excursus storico, la ricerca si concentrerà sull’analisi critica dell’attuale disciplina vigente nell’ordinamento italiano. Si tenterà, altresì, di individuare le linee direttrici per un riordino della normativa penale in materia di beni culturali, al fine di conformare il sistema ai principi costituzionali e alle indicazioni provenienti dal diritto internazionale e dal diritto dell’Unione europea, sollecitate dall’esigenza di affrontare su base comune fenomeni criminali vecchi e nuovi.

Ed invero, il cambio di rotta sembra oramai ineludibile.

La consapevolezza della peculiarità dello statuto ontologico e giuridico dei beni culturali quali “testimonianze aventi valore di civiltà” e il conseguente riconoscimento del carattere collettivo, sovranazionale e intergenerazionale degli stessi, impongono al giurista, in generale, di valorizzare la naturale correlazione tra la protezione del c.d. cultural heritage e la garanzia dei diritti fondamentali dell’uomo e al penalista, in particolare, di individuare tecniche di tutela adeguate a salvaguardare il complesso di valori tangibili ed intangibili che animano i beni culturali.

Preso atto dell’insufficienza di un sistema fondato sul paradigma di tutela dei beni tradizionali, incentrato sul rilievo meramente economico dei beni protetti, è opportuno, pertanto, sviluppare strategie specifiche di protezione del patrimonio culturale, che identifichino il fulcro del disvalore penale nell’offesa che la condotta criminale arreca al libero esplicarsi della funzione prettamente culturale del bene a favore del “pieno sviluppo della persona umana”, sia come singolo sia come esponente di una comunità.

Biografia - ultimo aggiornamento: 11/01/2024

Ugo Santoro è nato a Noto (SR) il 20 luglio 1993.
Nel 2012 ha conseguito la maturità classica presso il Liceo “Platone” di Palazzolo Acreide (SR) con il massimo dei voti e la lode.
Ha, poi, frequentato la facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, presso la quale si è laureato cum laude, discutendo una tesi in Diritto penale dal titolo “Il principio di legalità in materia penale, tra diritto legislativo e diritto giurisprudenziale”, relatore Prof. Luciano Eusebi. Negli anni universitari è stato alunno del Collegio Augustinianum, collegio storico dell’Università Cattolica.
Dopo la Laurea ha svolto la pratica forense, collaborando con lo studio legale etneo dell’Avv. Giampiero Torrisi, specializzato nei settori del diritto penale dell’economia e dei reati contro la pubblica amministrazione.
Dal novembre 2020 è dottorando in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Catania.

Pubblicazioni
- U. Santoro, La riforma dei reati contro il patrimonio culturale: commento alla L. n. 22 del 2022, in Dir. pen. proc., 2022, pp. 872-886.

Formazione linguistica
È in possesso della certificazione di lingua inglese Trinity, GESE Grade 10 (livello QCER: C1.1), conseguita nel novembre 2011.