DIRITTO PENITENZIARIO
Anno accademico 2021/2022 - 1° annoObiettivi formativi
Conoscenza e comprensione
L’insegnamento si propone di offrire agli studenti la conoscenza e la capacità di comprensione della fase che segue il procedimento di cognizione nella duplice dimensione dell’esecuzione formale e sostanziale. I principi e le regole dell’esecuzione penale e dell’ordinamento penitenziario vengono analizzati in un più ampio contesto di ricerca, sollecitando la capacità di integrazione con le conoscenze relative agli altri settori dell’ordinamento giuridico penale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Gli studenti acquisiranno familiarità con istituti il cui impiego assume estremo rilievo nell’ambito delle professionalità del settore penalistico e in un contesto, quello dell’intervento punitivo dello Stato, che costituisce punto di confluenza di una serie di principi e garanzie individuali
Autonomia di giudizio
Gli studenti acquisiranno la capacità di critica e di giudizio in ordine ai temi trattati durante il corso di lezioni attraverso attività integrative che li porranno a diretto contatto con le questioni affrontate in aula (visite presso istituti penitenziari e seminari con operatori del settore)
Abilità comunicative
Durante il corso gli studenti saranno invitati a intervenire sulle questioni affrontate a lezione, continuamente sollecitati anche attraverso una costante attenzione rivolta alle emergenze normative e giurisprudenziali, così acquisendo anche un adeguato linguaggio tecnico
Capacità di apprendimento
Il confronto costante con operatori del settore penitenziario, garantito anche attraverso le visite presso gli istituti penitenziari, consente agli studenti di verificare le conoscenze acquisite attraverso la soluzione di problemi concreti, sollecitando una sempre maggiore capacità di apprendimento, autonomia di giudizio, nonché l’acquisizione di adeguate abilità comunicative
Modalità di svolgimento dell'insegnamento
Lezioni frontali, seminari di approfondimento, visite istituti penitenziari.
Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza, al fine di rispettare il programma previsto e riportato nel syllabus
Informazioni per studenti con disabilità e/o DSA
A garanzia di pari opportunità e nel rispetto delle leggi vigenti, gli studenti interessati possono chiedere un colloquio personale col docente in modo da programmare eventuali misure compensative e/o dispensative, in base agli obiettivi didattici ed alle specifiche esigenze.
È possibile rivolgersi anche al docente referente CInAP (Centro per l’integrazione Attiva e Partecipata - Servizi per le Disabilità e/o i DSA) del nostro Dipartimento, prof. Condorelli.
Prerequisiti richiesti
Per le propedeuticità formali consultare il regolamento didattico della coorte di riferimento disponibile nella pagina dedicata http://www.lex.unict.it/it/chi-siamo/regolamenti-didattici-del-corso-di-laurea-magistrale-ciclo-unico-giurisprudenza-lmg01
Frequenza lezioni
Consigliata
Contenuti del corso
Principi costituzionali e normativa penitenziaria – la magistratura di sorveglianza – il trattamento dei condannati – i diritti dei detenuti – la sicurezza e la disciplina penitenziaria – le misure alternative alla detenzione - il doppio binario penitenziario - il procedimento di sorveglianza – il procedimento per reclamo – il pubblico ministero e l’esecuzione della pena detentiva
Testi di riferimento
AA.VV., Manuale di diritto penitenziario, a cura di F. Della Casa e G. Giostra, Giappichelli Editore, Torino, 2021, da pag. 1 a pag. 306.
Si consiglia la lettura dei seguenti volumi:
- E. Fassone, Fine pena ora, Sellerio editore, 2015;
- M. Bortolato ed E. Vigna, Vendetta pubblica. Il Carcere in Italia, Editori Laterza, 2020
Programmazione del corso
Argomenti | Riferimenti testi | |
1 | Principi costituzionali e fase esecutiva della pena | |
2 | La pena rieducativa: art. 27 comma 3 Cost | |
3 | La legislazione penitenziaria e le svolte impresse dalla giurisprudenza CEDU | |
4 | La tutela dei diritti dei detenuti | |
5 | Il trattamento dei condannati | |
6 | L’individualizzazione del trattamento e la scelta dell’istituto | |
7 | Gli elementi del trattamento individualizzato: l’istruzione e la religione | |
8 | Il lavoro penitenziario | |
9 | I contatti con il modo esterno: la socializzazione del detenuto | |
10 | La disciplina dei colloqui | |
11 | Permessi premio e permessi di necessità | |
12 | Sicurezza penitenziaria | |
13 | Dall’art. 90 ord. pen. all’ordine e sicurezza nella legge “Gozzini” | |
14 | La sorveglianza particolare | |
15 | L’ordine e la sicurezza ex art. 41-bis comma 1 ord. pen. | |
16 | Il doppio binario penitenziario; il sistema delle preclusioni | |
17 | L’art. 4-bis ord. pen.: il meccanismo presuntivo | |
18 | La sospensione delle normali regole del trattamento: art. 41-bis comma 2 | |
19 | Il procedimento di sorveglianza | |
20 | Le misure alternative alla detenzione: l’affidamento in prova | |
21 | La detenzione domiciliare e la semilibertà | |
22 | La liberazione anticipata | |
23 | La liberazione condizionale e il sicuro ravvedimento |
Modalità di verifica dell'apprendimento
Prova orale
L'esame sarà valutato secondo i seguenti criteri (Delibera Consiglio CdS 17 settembre 2018):
- la pertinenza delle risposte rispetto alle domande formulate
- la qualità e comprensione dei contenuti
- la capacità di collegamento con altri temi oggetto del programma
- la capacità di riportare esempi
- la proprietà di linguaggio tecnico
- la capacità espositiva complessiva dello studente
- la dimestichezza con i testi di legge.
La verifica dell’apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica, qualora le condizioni lo dovessero richiedere.
Esempi di domande e/o esercizi frequenti
Cosa si intende per trattamento individualizzato?
Cosa è il doppio binario penitenziario?
Quali i limiti di accesso alle misure alternative alla detenzione?
Esiste un trattamento differenziato in ragione della tipologia del reato e a prescindere dall'entità della pena inflitta?
Quale forma di tutela conosce il detenuto per eventuali lesioni dei propri diritti?