La capacità modellante del diritto della finanza pubblica sui sistemi amministrativi

L’analisi sarà elaborata dal progetto FinPA, finanziato con fondi Prin, di cui Unict è partner capofila


In poco più di un decennio il complesso delle regole finanziarie pubbliche ha raggiunto una significativa estensione, alimentata dal rapporto direttamente proporzionale tra entità delle crisi finanziarie e interventi dei poteri regolatori europei e nazionali.

In particolar modo la crisi globale del 2008 e quella più recente collegata alla pandemia di Covid-19 (aggravata ulteriormente dallo scoppio della guerra in Ucraina nel 2022) hanno avuto forti ripercussioni sull’entità della spesa e del debito pubblico e hanno determinato la produzione di nuove regole finanziarie, definite soprattutto dall’Unione Europea.

In questo contesto risulta indispensabile analizzare in che modo l’espansione del diritto della finanza pubblica abbia inciso, e continui a incidere, sulla configurazione dei sistemi amministrativi contemporanei, plasmandone le caratteristiche sulla base di esigenze tecniche, non sempre rappresentative degli interessi pubblici generali.

Un’analisi che sarà condotta dal gruppo di ricerca del progetto Pubblica amministrazione nel segno della finanza: come le regole finanziarie pubbliche modellano il sistema amministrativo nazionale e dell'unione europea – FinPA finanziato nell’ambito del bando PRIN - Progetti di rilevante interesse nazionale 2022.

A rivestire il ruolo di principal investigator a livello nazionale è la prof.ssa Elisa D’Alterio, ordinario di diritto di diritto amministrativo del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Catania.

Oltre all’ateneo catanese, capofila del progetto e coordinata dalla prof.ssa Elisa D’Alterio, il gruppo è composto da altre tre unità di ricerca costituite dalle università Luiss, Milano Bicocca e del Molise. A far parte del team di ricerca i docenti Bernardo Giorgio Mattarella, Emilio Castorina, Hilde Caroli Casavola, Adriana Ciancio, Camilla Buzzacchi, Giuseppe Chiara, Federico Rasi e alcuni giovani ricercatori e studiosi.... leggi tutto (UniCT Magazine)