Marco Mazzullo

Email: marco.mazzullo@phd.unict.it
Tutor: Prof.ssa Valeria Scalia                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                    PON Ricerca e Innovazione Dm 1061/2021 – Borsa n. 3 Green

Linee di ricerca

Diritto penale, diritto dell’ambiente, libertà di iniziativa economica, responsabilità degli enti, confisca, misure riparative del danno

 

Parole chiave

Diritto penale, principio di colpevolezza, modelli organizzativi, compliance, prevenzione, repressione, riparazione

Abstract

Attività d’impresa e tutela dell’ambiente tra compliance, prevenzione e repressione

Il progetto di ricerca si propone di analizzare le innumerevoli questioni interpretative sollevate dalla normativa penale posta a presidio dell’ambiente, incentrando, in particolare, l’attenzione sul complesso contemperamento degli interessi, costituzionalmente tutelati, coinvolti dalla materia. Nel dettaglio, le tematiche oggetto di analisi atterranno, in primo luogo, alla problematica inafferrabilità del bene giuridico protetto dalle numerose ed affastellate norme penali e alla conseguente complessità di individuazione di un soggetto titolare dello stesso, e, dunque, potenzialmente leso da condotte offensive.

In secondo luogo, il progetto intende operare un’analisi critica della disciplina dettata dal legislatore in ordine alla responsabilità penale dell’imprenditore, ponendosi, al riguardo, numerosi dubbi in ordine al rispetto del principio di colpevolezza, soprattutto alla luce dell’interpretazione che della stessa normativa ne fornisce la giurisprudenza di legittimità. È, in particolare, intendimento di questo progetto sottoporre a vaglio critico le plurime norme contemplanti misure interdittive e patrimoniali predisposte dall’ordinamento tanto a carico delle persone fisiche quanto delle persone e degli enti giuridici. Nel dettaglio, l’analisi vorrà soffermarsi sulla normativa in materia di rifiuti, la cui stessa definizione appare foriera di innumerevoli conseguenze pratiche, non solo in punto di disciplina applicabile, ma anche di effetti economici eccessivamente preclusivi per un rilevante settore di mercato.

In definitiva, si intende verificare la tenuta dell’ormai complesso sistema penale preposto a tutela del bene giuridico ambiente, sia alla luce delle norme costituzionali di riferimento sia alla luce della normativa sovranazionale, sempre più incisiva in materia ambientale.

L’analisi verrà condotta avendo quale punto fermo il dato per cui la funzione precipua del legislatore sia quella di bilanciare beni giuridici potenzialmente contrastanti, e non già, invece, quella di sacrificare interessi costituzionali, quale, è, certamente, quello alla libertà dell’iniziativa economica privata.

La ricerca, in conclusione, si propone di accertare l’adeguatezza di un sistema prevalentemente orientato alla repressione, allo scopo di individuare tanto delle proposte di modifica quanto nuovi orizzonti interpretativi, più orientati alla riparazione del danno cagionato.

Biografia - ultimo aggiornamento: 17/12/2021

Marco Mazzullo nasce a Catania il 06 ottobre 1994.

Diplomato, con il massimo dei voti, al Liceo Classico “Nicola Spedalieri” di Catania.

Nel gennaio 2019 ha conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Catania, con il massimo dei voti e la lode, discutendo una tesi in Diritto penale europeo dal titolo “Strumenti di contrasto al finanziamento del terrorismo”, relatore Prof. Chiar.mo Giovanni Grasso.

Subito dopo la laurea svolge presso la Procura della Repubblica di Catania, con esito positivo e profili di eccellenza, il tirocinio formativo di cui all’art. 73 d.l. 21 giugno 2013, n. 69, (Magistrato affidatario Procuratore Aggiunto Dott.ssa. Agata Santonocito). Nel corso dei complessivi diciotto mesi, ha approfondito le tematiche relative ai reati contro la pubblica amministrazione, analizzando i variabili confini della nozione di Pubblico Ufficiale e di Pubblica Amministrazione, gli innumerevoli profili problematici discendenti dalla normativa in materia di responsabilità colposa, ed in particolare, di responsabilità medica, nonché le questioni ermeneutiche relative ai reati di stampo mafioso. Ha partecipato alla redazione di una questione di legittimità costituzionale sotto la guida del Procuratore Aggiunto Dott.ssa Marisa Scavo e ha dedicato particolare attenzione alle questioni interpretative sollevate dal micro-mondo dei reati ambientali, contribuendo alla conduzione di complesse indagini e alla redazione di capi d’imputazione, di richieste di misure cautelari e di richieste di archiviazione.

Ha svolto la pratica forense presso lo Studio Legale e di infortunistica stradale Sicurella di Catania, un tirocinio formativo presso lo Studio Legale Anile di Roma e nel 2021 ha conseguito, presso il Dipartimento di Giurisprudenza di Catania, il Master di II livello in Diritto dell’ambiente e gestione del territorio urbano, discutendo un project work dal titolo “Passato, presente e futuro della normativa penale a tutela dell’ambiente: l’inefficiente strategia panpenalizzatrice del legislatore italiano”.

Dal novembre 2021 è dottorando di ricerca con borsa in Giurisprudenza (internazionale) presso l’Università degli Studi di Catania (XXXVII Ciclo PON).