DE 2023-2027 | Obiettivi

 

Il quadro contiene la presentazione e motivazione degli obiettivi del programma, individuando il percorso di crescita e di posizionamento atteso nel contesto nazionale e internazionale e gli elementi di innovazione e di originalità rispetto al panorama di riferimento e all’impatto atteso.
É possibile riportare all’interno della scheda:

  • Contributo allo sviluppo delle aree scientifiche di riferimento, alla crescita delle conoscenze e, dove rilevante, all’impatto socio-economico;
  • Indicazione degli elementi di innovazione e di originalità rispetto al panorama nazionale o internazionale e all’impatto atteso. Per i Dipartimenti ammessi al finanziamento dell’iniziativa dei Dipartimenti di Eccellenza nel quinquennio 2018-2022, l’innovazione e l’originalità possono essere indicate sia in termini di ulteriore sviluppo degli obiettivi precedentemente prefissati dal Dipartimento sia in termini di scostamento per nuovi obiettivi ritenuti di rilievo.;
  • Indicazione, ove ritenuto pertinente, di benchmark di riferimento nel panorama nazionale o internazionale, di target da raggiungere, di posizionamento in termini di rating e di ambizioni in termini di qualità delle pubblicazioni e indicazione del termine entro cui se ne prevede il raggiungimento.

Il Dipartimento di Giurisprudenza di UNICT ha carattere generalista, con una solida tradizione nella formazione di base del giurista. L’area di attività prevalente è il settore giuridico nel suo complesso; sono coperti quasi tutti i ssd dell’area 12 e da qualche tempo è stato avviato un percorso di rafforzamento dell’area economica (sia attraverso il progetto 2018-22, sia con programmazione ordinaria). Tuttavia, il settore giuridico rimane naturalmente il cuore delle attività di ricerca, didattica e terza missione del Dipartimento, che si caratterizza per una forte omogeneità in tal senso.

Sotto il profilo degli obiettivi di sviluppo, si prospetta un’azione tesa ad integrare nello studio e nell’insegnamento del diritto profili attinenti alle tematiche centrali del nostro tempo: dalla transizione ecologica alla transizione digitale, dal ruolo (e limiti) dell’applicazione dell’intelligenza artificiale al settore giuridico alle esigenze di regolazione delle nuove frontiere della tecnologia, alla riforma “sostenibile” del welfare state. In altri termini, una lettura trasversale dei temi giuridici che rivolga particolare attenzione al perseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU (la cd. Agenda 2030) allo scopo di rafforzare, alla luce del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), la capacità del giurista di svolgere il ruolo che gli è proprio di “ingegnere sociale”, di tecnico specializzato nella gestione della complessità sociale e dei molteplici conflitti di interesse che inevitabilmente si determinano in ogni collettività. Quest’azione viene già condotta sia attraverso il costante aggiornamento e rafforzamento del Corso di Laurea Magistrale a c.u. in Giurisprudenza sia attraverso l’attività di formazione post lauream a livello di corso di dottorato, e si avvantaggerà della nuova organizzazione di corsi di perfezionamento e summer (o winter) schools tematiche che possano anche fornire un contributo in termini di “capacity building” a favore del personale del comparto pubblico e del settore privato.

Per quanto riguarda l’attività didattica proseguirà l’attenzione per l’aggiornamento costante del CdLM a c.u., con rafforzamento degli insegnamenti legati a nuove tematiche e di cd. attività formative seminariali o di didattica esperienziale, già fortemente arricchite negli scorsi anni dall’introduzione di nuovi insegnamenti e dall’offerta di processi simulati e attività di clinica legale. Per un quadro complessivo dell’offerta formativa si rinvia al link. Inoltre, si segnala che il Dipartimento ha ricevuto un finanziamento ministeriale per lo svolgimento di un progetto formativo sulla promozione della legalità e del contrasto della criminalità organizzata che si attuerà tramite seminari formativi e una summer school che coinvolge 4 sedi universitarie e studenti di ogni sede, che potrà essere utilmente collegato alle attività del presente progetto.

Sotto il profilo della ricerca, si punterà a rafforzare il carattere multidisciplinare delle attività (ivi compreso nella composizione dei gruppi di ricerca) e l’internazionalizzazione, per es. attraverso la realizzazione dei prodotti della ricerca in lingua straniera. Si segnala che in tali direzioni è già registrabile una costante crescita. L’ulteriore incremento delle pubblicazioni in lingua straniera potrà permettere una maggiore visibilità e partecipazione del Dipartimento al dibattito europeo ed internazionale.

Si proseguirà poi nell’azione di internazionalizzazione sia per quanto riguarda gli studenti (per i quali sono disponibili numerose opzioni di mobilità internazionale), sia per i dottorandi (che hanno l’obbligo di svolgere un periodo di sei mesi all’estero), nonché per quanto riguarda il personale docente. In proposito si sottolinea che, nonostante la situazione pandemica, è stato possibile utilizzare i finanziamenti dedicati alla mobilità in uscita di docenti e ricercatori. Inoltre, si proseguirà nel coinvolgimento di visiting professors che potranno continuare a dare un contributo di pregio alle attività del Dipartimento, specie – ma non soltanto – nel quadro degli insegnamenti in lingua inglese, che sono stati portati da 5 a 10 nel periodo di riferimento (2018- 22).

Più in generale, gli obiettivi di sviluppo del Dipartimento si innestano sul Piano Strategico di Ateneo 2022-26 che a sua volta è ispirato dal PNRR. Come è noto, il PNRR destina buona parte delle sue risorse al Mezzogiorno, puntando ad un’esigenza divenuta ormai imprescindibile di riequilibrio territoriale, anche in chiave di sostenibilità sociale. Nel PNRR si parla espressamente di accrescimento delle competenze, della capacità e delle prospettive occupazionali dei giovani, di riequilibrio territoriale e sviluppo del Mezzogiorno. Una crescita del territorio improntata al nuovo imperativo della sostenibilità, che fa da sfondo alla “quarta rivoluzione industriale” (oggetto del precedente progetto), è obiettivo comune dell’intero sistema-Paese. Tale sfida, come da tempo evidenziato anche dall’OCSE (Annual Report 2010/11), presuppone una stretta sinergia tra Istituzioni (soprattutto governi locali), realtà economica e mondo accademico.
In linea con queste previsioni, lo sviluppo del Dipartimento vuole tenere conto proprio delle peculiarità (fragilità ma anche potenzialità) del territorio, intervenendo sul piano formativo per fornire ai giovani nuove opportunità di occupazione che contrastino l’abbandono e che possano apportare un contributo alla crescita inclusiva e sostenibile dell’area.

Il Dipartimento ha rafforzato le sinergie con il mondo delle professioni attraverso la stipula di numerose convenzioni di collaborazione e per attività di tirocinio.

Con il presente progetto “Dipartimento di Eccellenza 2023-27” si potrà ulteriormente rinnovare l’offerta sviluppando progetti didattici per insegnamenti o attività formative (incluso in chiave esperienziale) più specifiche nei settori della transizione digitale ed ecologica, con un’attenzione rinnovata ai diritti in chiave di sostenibilità, di studio delle cornici legali di riferimento e delle modalità di accertamento e repressione di vecchie e nuove forme di illecito. Inoltre, attraverso “summer schools” o corsi di perfezionamento si arricchirà la formazione del giurista con moduli didattici più mirati che integrino le competenze anche sotto i profili operativi legati all’attuazione delle misure operative PNRR e collegate.

Sul piano della ricerca, alle attività già avviate nei settori della sostenibilità ambientale ed economica, si potrà unire nuove linee di studio che approfondiscano e sviluppino tematiche della transizione ecologica, della transizione digitale, dell’applicazione dell’intelligenza artificiale al mondo del diritto e in particolare al settore giustizia e della p.a. In proposito, sono attivi in Dipartimento gruppi di ricerca che si occupano già di aspetti rilevanti ai fini del progetto: dall’analisi del rapporto tra macchine e soggetti in termini di autonomia e responsabilità, alla tutela dei dati e dei diritti rispetto all'impatto giuridico dell'IA. Vi sono poi gruppi che rivolgono attenzione alla sostenibilità sociale in chiave sovranazionale, e altri che guardano ai molteplici volti della fragilità di fronte ai problemi dello sviluppo (o della sua assenza) anche alla luce dell’evoluzione digitale e tecnologica: dallo studio delle tutele per i lavoratori all’esame della condizione dei detenuti, dalle sfide legate ai fenomeni migratori alle tematiche della piena attuazione del principio di uguaglianza, e della solidarietà come principio cardine del sistema internazionale ed europeo (per un quadro si veda in maggiore dettaglio la scheda dei piani della ricerca). Con il presente progetto l'obiettivo è consolidare il profilo internazionale del Dipartimento, nonché sviluppare una maggiore abitudine all’approccio multidisciplinare (a tal fine sia la composizione dei gruppi di ricerca in chiave multidisciplinare, sia iniziative quali le “giornate della ricerca Lex” mirano proprio a superare la consuetudine del giurista ad un’attività di ricerca precipuamente individuale).

 

Ultima modifica: 
04/07/2023 - 16:17